Barcellona tra tapas e Gaudì

La città dai mille colori, dai mille volti… Barcellona è tutto questo, e saprà stupirvi per la sua energia, la sua atmosfera e la bellezza della sua architettura. Ecco a voi il diario del mio viaggio a Barcellona, cosicché possiate conoscere un pochino di più questa città e lasciarvi ispirare per il vostro prossimo viaggio!

Barcellona è una di quelle città che si fa amare, sarà la temperatura, le lunghe giornate, l’armonia dei suoi abitanti o semplicemente il mare, sta di fatto che una volta visitata saprà lasciarvi quel “non so che” che ricorderete sempre. A mio avviso è una città molto bella, caratterizzata da un centro medievale e da alcune zone più moderne, ma non è questo a renderla unica nel suo genere, ma piuttosto la sua vivibilità. E’ senza ombra di dubbio una di quelle città in cui potrei vivere.

PRIMA DELLA PARTENZA

Prima di partire alla volta di Barcellona occorre sapere che la città è piuttosto grande, ma facilmente visitabile, dall’ aeroporto El Prat al centro città, il mio consiglio è di rivolgervi al servizio bus Aerobus, comodo e veloce in una trentina di minuti sarete in centro a un costo davvero accessibile. La città è divisa in alcuni quartieri, tra i  principali: Il Barri Gotic, El Raval, La Ribera e l’ Eixample. Noi abbiamo soggiornato in un delizioso B&B il Cami Bed and Gallery, situato nel quartiere Eixample, è davvero in ottima posizione, a due passi dalla Rambla e dal Passeig de Gràcia, pulito e confortevole, le camere sono particolari e una più bella dell’altra! Provare per credere! Vi ho lasciato il link così potete buttare un occhio 😉 Organizzate in anticipo cosa volete visitare, in modo da acquistare già online da casa i biglietti delle attrazioni scelte, così eviterete parecchie code per entrare. Per quanto riguarda i ristoranti la scelta è enorme, dalle mitiche tapas per un pranzo veloce ai ristorantini più speciali dove poter gustare qualche piatto tipico della cucina catalana, a piccoli ristoranti sul lungomare per pranzi all’insegna del pesce freschissimo, insomma ce n’è per tutti i gusti!!!

PRIMO GIORNO

Abbiamo visitato Barcellona lo scorso Maggio, io e mio marito in compagnia di una coppia di fidati amici, le temperature cominciavano a salire, le giornate erano già piuttosto lunghe e questo ci ha permesso di sfruttare al massimo il tempo per visitare anche gli spazi all’aperto.

Il primo giorno dopo essere arrivati al B&B siamo subito partiti alla scoperta della città e da dove cominciare se non dal fulcro di Barcellona?! La Rambla. Questo lungo viale che parte da Plaça Catalunya e arriva direttamente sul lungomare al Mirador de Colomb, è fiancheggiato da negozi e ristoranti, perlopiù turistici e quindi statene un po’ alla larga se non volete incappare in conti salati e qualità pessima. Sul viale troverete anche alcune attrazioni principali della città tra cui Palau Guell, opera di Antoni Gaudi che noi abbiamo visitato all’interno il giorno successivo e il Mercado de la Boqueria, una meraviglia per gli occhi! Antico mercato nato agli inizi del XVII secolo, è il mercato più famoso di Spagna, bellissime le bancarelle colorate da spremute fresche esposte o frutta di stagione. Qui potrete anche pranzare passeggiando tra gli espositori, o sedendovi al bancone in uno dei tanti ristorantini al suo interno. E’ una delle attrazioni che più mi è piaciuta, questo mercato è l’anima della città, sempre stracolmo di gente che curiosa o fa acquisti tra le bancarelle, troverete un po’ di tutto, dalla frutta, al pesce, ai salumi, vi consiglio caldamente di visitarlo!

Dopo aver percorso la Rambla abbiamo passeggiato per il lungomare fino ad arrivare alla Barceloneta, la famosa spiaggia, dove abbiamo bevuto una spremuta fresca oziando un pochino al sole. Siamo poi risaliti verso il Passeig del Born passando per il Parc della Ciutadella, carinissimo parco che sorge dove una volta si trovava Ciutadella, la roccaforte che controllava Barcellona, dove venivano giustiziati i cittadini ribelli nel 1700. Il parco è una tranquilla zona verde nel centro città dove potersi riposare o fare un pic nic. Al suo interno troverete un laghetto, lo zoo e una cascata. Per pranzo ci affidiamo a Bormuth, nel quartiere de la Ribeira, tapas bar che offre mille tapas tra cui scegliere, una più deliziosa dell’altra!!

Dopo una piccola sosta in B&B, ci dirigiamo verso Passeig de Gràcia, viale che collega Plaça Catalunya con Gràcia, questo quartiere fu un paesino a se finchè non fu collegato alla città dal quartiere dell’ Eixample. Mille vetrine di marchi prestigiosi e non fiancheggiano il viale, tra residenze di lusso e palazzi storici meravigliosi. Su questo viale si affacciano alcune attrazioni importanti, la Illa della Discordia, ovvero i tre palazzi che per anni furono causa di scontro di tre illustri nomi del Modernismo: Gaudì, Domènech i Montaner e Puig i Cadafalch. I tre palazzi in questione sono Casa Batllò, Casa Amatller e Casa Lleò Morera, ovviamente la più scenografica è Casa Batllò; al suo interno vi troverete in un altro mondo, fatto di forme ondulate e vetri alternati a pietra. Noi avevamo già preso i ticket d’ingresso da casa e quindi siamo entrati subito e all’orario stabilito, dentro Casa Batllò è molto suggestiva, con un’ ottima audioguida abbiamo potuto scoprire lati dell’artista Gaudi e della creazione di questo straordinario palazzo. E’ un susseguirsi di vetrate colorate, muri ondulati e richiami al mare nei colori, ne rimarrete stupiti, 8 piani di palazzo (anche se non tutti visitabili) che meritano davvero una visita. Poco più avanti sul Passeig de Gràcia si trova La Pedrera, il famoso palazzo dalla facciata ondulata, opera anch’esso di Gaudi. Noi non l’abbiamo visitato all’interno ma da quanto so la terrazza ha una splendida vista sulla città.

La sera per cena abbiamo scelto un ristorantino a El Raval, Arume, paella buonissima, consigliata la prenotazione. El Raval era fino a poco tempo fa il quartiere povero e malfamato per eccellenza, ma negli ultimi anni ha saputo migliorare il suo aspetto. Vecchi condomini malconci e negozietti di asiatici ne danno ancora quell’aria trasandata di un tempo ma è un quartiere che assolutamente va visitato per scoprire un lato della città inedito e particolare.

SECONDO GIORNO

Sveglia presto e si riparte. Prima destinazione della giornata Palau Guell. Ecco,  questo Patrimonio dell’ Umanità UNESCO  è un mix di stili differenti, Gaudì ha tratto ispirazione da arti orientali, spagnole e islamiche nelle opere di questo edificio. Commissionato da Eusebi Guell, questo fu il primo vero progetto importante di Gaudì. A me ha colpito molto la maestosità, ma al tempo stesso la sobrietà con cui tutto è stato pensato e architettato. Il salone centrale, fulcro della casa, rimane come se fosse una corte interna su cui affacciano tre piani del palazzo, a dir poco meraviglioso. Da non perdere le stalle, il piano principale e il sottotetto, zona adibita un tempo alla servitù e ovviamente la terrazza, composta da 14 camini. I camini hanno una funzione prettamente decorativa, alcuni in mattoni, altri ricoperti di ceramica  e vetro colorati. Una delle opere più belle visitate a Barcellona.

Dopo la visita passeggiata nel quartiere del Barri Gotic, il cuore della città, qui la vita dei barcelloneti si snoda tra le strette vie medievali. Museo a cielo aperto, oltre ai resti della Barcino Romana qui si trovano anche i migliori esempi di architettura medievale, come la cattedrale di Església de Santa Maria del Pi. La Seu, cattedrale gotica del 1460, fa da padrona al quartiere, da non perdere anche Plaça del Rei, su cui affaccia il Palau Reial. La nostra passeggiata pomeridiana prosegue fino al quartiere di El born, che fa parte della Ribera. Passeggiare qui è come fare un viaggio nel tempo, le strette vie e le caratteristiche dgli edifici medievali sono estremamente affascinanti. Oggi questo quartiere è uno dei più alla moda della città, con boutique di ogni genere e bar dove potersi rilassare. Noi ci perdiamo tra queste stradine strette e tortuose fino a rientrare nel tardo pomeriggio in B&B.

TERZO GIORNO

Il terzo giorno comincia con una bella passeggiata fino alla Sagrada Familia, dove avevamo già acquistato i ticket d’ingresso da casa. La spettacolare cattedrale si fa notare subito per la sua imponenza!! Rimaniamo a bocca aperta ad ammirare la sua maestosità e le sue torri, alcune ancora in completamento. Le 3 facciate sono dedicate alla Nascita, Crocifissione e Resurrezione di Gesù, e le torri dovrebbero, a opera finita, rappresentare i 12 apostoli, la Madonna e i 4 evangelisti. L ‘unica facciata terminata da Gaudì è quella della Natività, che rappresenta appunto la nascita di Gesù.

La facciata della Passione da cui si entra per la visita, è stata costruita su progetto originale ed è sensibilmente diversa da quella della Natività, e raffigura gli ultimi due giorni di vita di Gesù, partendo dall’ Ultima cena si possono leggere da sinistra a destra gli ultimi istanti della sua vita. La facciata della Gloria è ancora in costruzione e dovrebbe rappresentare la Creazione. Una volta dentro alla Cattedrale avrete gli occhi all’ insù per ammirare questo capolavoro! Le vetrate colorate immettono una luce  straordinaria con colori che spaziano dall’arancio al blu, fino al verde. L’interno della cattedrale ricorda un bosco naturale, così come l’aveva ideato Gaudì. La disposizione delle colonne infatti ricorda i tronchi degli alberi con i loro rami. E’ possibile prenotando in anticipo, salire sulle torri nelle facciate della Natività e della Passione.

Dopo la visita alla Sagrada proseguiamo sull’ Avinguda de Gaudì, fino ad arrivare all’ Hospital de la Santa Creu i Sant Pau. Fino al 2009 questo complesso era un ospedale, ora è rinato come centro culturale che ospita organizzazioni coinvolte nell’educazione alla salute e nella sostenibilità. Diviso in padiglioni da cui si accede da un carinissimo cortile interno, l’ingresso è consentito solo in alcuni di essi tra cui il Padiglione dell’Amministrazione che è quello che spicca maggiormente.

Nel pomeriggio visitiamo la zona  di Plaça Espanya, con la famosa Fontana Magica di Montjuic e il Palau Nacional. Dall’ alto della terrazza panoramica del Palau Nacional si gode di una bellissima vista. Giornata impegnativa oggi, visita prenotata alle ore 18 al famosissimo Parc Guell, purtroppo il cielo si sta annuvolando e quindi, dall’alto della terrazza panoramica sotto cui spiccano i due edifici con architettura alquanto stravagante, ci godiamo un paesaggio un po’ grigio. Mille colori però adornano i bordi delle panchine in ceramica della terrazza, la vista sulla città che spazia fino al mare è davvero caratteristica! Per cena un ristorantino caratteristico nel cuore della Ribera, Ziryab, tapas rivisitate in chiave fusion, molto particolare! Dopo cena ci rechiamo in questo locale consigliatoci da amici, che si trova all’ interno di una finta paninoteca, poi dietro la porta del frigorifero si apre un super locale moderno che fa cocktail strepitosi! Il locale si chiama Paradiso!

QUARTO GIORNO

Oggi è il giorno della partenza, e gli ometti del gruppo ci tengono a visitare il Camp Nou. Per farli felici ci lasciamo convincere, e dopo più di 2 ore di visita tra museo, campo, spogliatoi e negozio ufficiale del Barça finalmente usciamo. Diciamo che non mi ha entusiasmato parecchio, e non perché io non sia un’ amante del calcio ma semplicemente il tour non ti da la possibilità di visitare luoghi più importanti quali magari gli spogliatoi della squadra del Barça, ma solo quelli degli ospiti. Per pranzo ci dirigiamo in zona lungomare, dove tramite alcune recensioni troviamo questo posticino sul porto di Barcellona da cui si accede passando i controlli della Polizia Portuale, basta dire che si va al ristorante El Racò del Mariner. Dopo aver mangiato un’ eccezionale pescato del giorno a un prezzo modico, ci rilassiamo seduti in spiaggia al sole ammirando la gente che già comincia a gustarsi le prime giornate di caldo con un bel bagno in mare.

Che dire, Barcellona è una città che stupisce, come dicevo all’ inizio, per il suo spirito non convenzionale. Non è la classica città da visitare, è molto di più! E’ un mix di arte e stile, colori, profumi e vita! Secondo me o la si ama o la si odia, una via di mezzo non esiste perché è proprio unica nel suo genere! Ho amato molto il Mercado de la Boqueria, ancora ci penso, l’ atmosfera rilassata e allo stesso tempo caotica che si respira al suo interno è unica. Ovviamente potrete visitare molte altre cose che io ho dovuto tralasciare per questioni di tempo, come ad esempio l’ interno della Pedrera o il Palau della Musica Catalana che noi ci siamo limitati a vedere dall’ esterno ma internamente è davvero meraviglioso! Anche il quartiere di Gràcia merita una visita per le sue piazzette caratteristiche e i localini in cui fare una pausa tra una visita e l’ altra! Ideale per essere visitata in primavera inoltrata per trovare piacevoli temperature e perché no farsi anche un tuffo in mare!


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